LE MODALITA’ DI INGRESSO IN AZIENDA DOPO il 14 marzo 2020

12 March 2020

Sabato 14 marzo 2020, è stato sottoscritto tra Governo e Sindacati il “Protocollo condiviso di regolazione delle misure per contrastare l’epidemia di COVID-19 negli ambienti di lavoro” per tutelare la salute dei lavoratori.

Tra le misure adottate è stata prevista la possibilità per l’azienda di sottoporre il personale al controllo della temperatura corporea al momento dell’ingresso in azienda.

Non è un obbligo per l’azienda ma è una procedura di implementazione dei protocolli di sicurezza anticontagio che l’azienda può prevedere nell’interesse di tutti e a cui ogni lavoratore deve sottoporsi.

La rilevazione in tempo reale della temperatura costituisce trattamento dei dati personali ed è quindi necessario che sia rispettata la normativa in materia di privacy.

Come fare tutto ciò è molto semplice.

Basta rispettare 4 semplici regole:

  • La temperatura viene rilevata nell’area di ingresso senza alcuna registrazione né del soggetto né del dato personale.
  • Ad ogni lavoratore che viene controllato occorre fornire l’informativa al trattamento dei dati personali che può avvenire anche oralmente. In questa informativa viene spiegata la finalità del trattamento ovvero la prevenzione dal contagio COVID -19 e quale base giuridica l’implementazione dei protocolli di sicurezza anti- contagio previsti dal DPCM del 11 marzo 2020. Per la durata dell’eventuale conservazione dei dati si fa riferimento al termine dello stato d’emergenza, attualmente indicato dal Governo sino al 31 luglio 2020;
  • occorre spiegare che i dati non saranno diffusi a terzi salvo se non in ragione delle specifiche previsioni normative (ad es. in caso di richiesta da parte dell’Autorità sanitaria per la ricostruzione della filiera degli eventuali contatti stretti di un lavoratore risultato positivo al COVID-19). 
  • Nel caso che la temperatura risulti superiore a 37,5° il lavoratore non potrà avere accesso al luogo di lavoro. In questo caso sarà momentaneamente isolato, fornito di mascherina e dovra contattare nel più breve tempo possibile il proprio medico curante seguendo le sue indicazioni (non bisogna recarsi al Pronto Soccorso). Il tutto deve avvenire garantendo la riservatezza e la dignità del lavoratore.

La garanzia di riservatezza e dignità del lavoratore deve essere assicurata anche nel caso in cui il lavoratore comunichi di aver avuto contatti con persone risultate positive al COVID -19  e nel caso di lavoratore che venga allontanato perché sviluppa febbre e sintomi come la tosse. 

 

Anche i visitatori esterni, il cui numero va ridotto il più possibile, quali ad es. l’impresa di pulizie, di manutenzione, eventuali appaltatori, fornitori che devono accedere all’azienda dovranno sottostare a questa procedura qualora l’azienda decida di adottarla.

 


Condividi