Stress lavoro correlato

Si definisce stress da lavoro correlato quando i lavoratori non si sentono in grado di superare le esigenze rispetto alle richieste o alle attese nei loro confronti.

Quando lo stress diventa eccessivo e continuativo, può sfociare nella manifestazione di sintomatologie di natura:

• fisica
• psicologica
• sociale

che incidono sulla qualità della vita e delle prestazioni lavorative.

Ecco perchè è necessario parlare di “valutazione del rischio” come elemento essenziale per preservare la salute del lavoratore e la produttività aziendale.

Stress sintomi

Lo squilibrio avvertito dal lavoratore causato dallo stress porta nel medio-lungo termine ad un vasto spettro di sintomi o disturbi tra cui:

• Mal di testa
• Disturbi gastrointestinali
• Patologie del sistema nervoso
• Disturbi nel sonno
• Nevrastenia
• Sindrome da fatica cronica
• Burn out
• Collasso nervoso.

Stress in azienda

L’evoluzione dei sintomi da stress lavoro correlato può sfociare in patologia e avere effetti negativi sia sulla persona che sull’azienda:

• calo delle performance del lavoratore;
• aumento degli incidenti causati da errore umano;
• assenteismo;
• atteggiamenti negativi.

Questi sono alcuni dei fattori che rappresentano un aumento dei costi per l’impresa e il progressivo degrado dell’ambiente lavorativo: una situazione che si può prevenire e ridurre se vengono applicate le adeguate linee guida per la valutazione e gestione del rischio da stress lavoro correlato.

Stress da lavoro correlato e D.lgs 81/08 - DVR stress lavoro correlato

La Valutazione Stress Lavoro Correlato è parte integrante del DVR (Documento di Valutazione dei Rischi) ed è obbligatorio per tutte le imprese con almeno 1 lavoratore.

Come si effettua la valutazione stress lavoro correlato?

Il Datore di lavoro è obbligato a coinvolgere il:

• Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP);
• il Medico Competente;
• il Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza (RLS);
• i lavoratori.

Per adeguare il DVR secondo quanto previsto dalla normativa di riferimento occorre effettuare sondaggi e check-list per il rilevamento di indicatori oggettivi di rischio tra cui:

• informazioni aziendali: dati sulle assenze, richieste di cambiamento delle proprie mansioni, numero di dimissioni;
• informazioni sul personale: mansioni, tipologia di contratto, orario di lavoro, rapporti interpersonali tra colleghi (presenza di conflitti, litigi, etc.);
• informazioni relative agli ambienti di lavoro: livello di illuminazione, igiene, temperature, spazi.

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