Ecco il perché le PM10 non calano nella Pianura Padana

03 April 2020

L’epidemia di Covid-19 e il blocco quasi totale per contenere la pandemia  ha abbassato visibilmente il livello di alcuni inquinanti, come il biossido di azoto.

 Luca Mercalli, presidente della Società meteorologica italiana. "Mi sarei aspettato il crollo o una forte diminuzione del particolato, visto che ce ne stiamo tutti a casa". Invece non è andata affatto così. "In questi giorni le polveri sottili ugualmente si sono avvicinate al limite, superato il quale sono ritenuti certi i danni per la salute. In base alle normative sono tollerati 35 giorni di sforamento all'anno, poi è obbligatorio il divieto di circolazione ai mezzi privati"

Le immagini del Satellite Copernicus Sentinel-1 5P mostrano l’evidente calo del biossido di azoto ma perché il particolato atmosferico – le cosiddette polveri sottili – e in particolare le PM10, rimangono elevate nonostante il blocco?

I dati forniti dall’ Arpa Lazio e dall’Arpae Emilia Romagna, che si occupano di monitorare l’inquinamento ambientale mostrano una possibile spiegazione del fenomeno nella Pianura Padana.

Polveri sottili - Pianura Padana

Nella giornata di sabato 28 marzo, e in misura minore anche domenica 29, tutte le stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria di Arpae dell’Emilia-Romagna hanno registrato valori estremamente elevati di particolato PM10.

Si parla di concentrazioni più del doppio del limite rilevati in Romagna e sul crinale appenninico.

Perché oltre al biossido di azoto non calano anche le polveri sottili?

La grande quantità di PM10 è dovuta all’arrivo di forti venti dall’est, scrivono gli esperti. Si tratta di masse d’aria provenienti dalla regione del Mar Caspio, che hanno portato una grande quantità di polveri sottili.

In Italia si sono disperse, mentre per la Pianura Padana sono rimaste intrappolate dall’arco alpino e da quello appenninico.

Queste polveri sono generate dal trasporto di merci su strada, da processi di produzione dell’energia, dall’industria, dall’agricoltura e dall’allevamento.

Mentre il biossido di azoto è al contrario delle polveri sottili, perché è un inquinante secondario, le PM10, invece, sono prodotte direttamente da processi di combustione – dai mezzi di trasporto e dalle industrie.


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